Casa sul mare

Casa sul mare

Una ristrutturazione di un’abitazione preesistente.

L’edificio, che si nasconde alla strada per schiudersi progressivamente verso il lato rivolto al mare, a est, si sviluppa su un solo livello, appena mosso da alcuni gradini che separano gli ambiti accolti nei tre volumi disposti a “U” intorno al baricentro del patio, disegnato da muri a secco che penetrano l’edificio.

Le discontinuità minime dei salti di quota non inficiano le percorrenze e gli scorci visivi di uno spazio disteso e tutto proteso verso il mare. Gli ambienti sono definiti infatti dai muri, che da un lato delineano una matrice geometrica rigorosa di fasce parallele che sanciscono la direzionalità dell’impianto e dall’altro, sfasandosi e frammentandosi, innescano un sistema di brecce che dirigono visuali oblique, traguardando “lentamente” all’aperto in una sorta di compenetrazione reciproca tra camere e paesaggio. 

La concezione degli spazi interni è guidata invece da una visione contemporanea dell’abitare, quasi metropolitana con ambienti aperti fluidi che si riversano gli uni negli altri.

Il progetto muove dal rispetto del territorio, dall’uso di materiali locali, principalmente di tradizione mediterranea che sposano le linee sobrie e pulite tipiche dell’approccio dello studio. 

L’aspetto maggiormente messo in risalto dal progetto è sicuramente il rapporto dell’architettura con la luce e l’esterno: macro aperture su grandi superfici opache creano forti contrasti tra luce e ombra e ricordano atmosfere di luce zenitale mediterranea.

Materiali e lavorazioni esclusivamente mediterranei e locali: cedro, trachite e granito sardo, intonaco a calce come da tradizione di molti paesi del bacino del Mediterraneo per un approccio a km zero con il fare architettura. Nessun materiale esotico è stato adoperato nel rispetto di una visione sincera ed autentica del progetto e del suo impatto sul territorio.